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Presentazione della Collezione di microorganismi di ambiente Viticolo-Enologico (CREA-CMVE)

La Sede di Asti del CREA Centro di Ricerca per la Viticoltura ed Enologia, mantiene una delle più importanti collezioni di microorganismi di interesse viticolo-enologico a livello nazionale, denominata CREA-Collezione di Microorganismi di ambiente Viticolo-Enologico (CREA-CMVE). La conservazione di questi microorganismi è iniziata negli anni '70 ed è stata gestita dalla Sezione di Microbiologia Enologica. La collezione è stata istituita formalmente nel 1989, ed in origine denominata Collezione Nazionale dei Lieviti e Batteri Del Vino – Istituto Sperimentale per l’Enologia (CNLBSV-ISE).
In circa 40 anni di attività di ricerca, sperimentazione e mantenimento, la Collezione è stata arricchita con svariati ceppi e specie di microorganismi, sia in termini di organismi utili ai processi di produzione del vino sia di ceppi contaminati il vino stesso e gli ambienti di cantina. I microorganismi conservati in Collezione sono stati quindi isolati dalle uve, dai mosti ad inizio e fine fermentazione e dal vino. Gli isolamenti più recenti sono frutto delle attività di ricerca scientifica, dalla sperimentazione relativa alla selezione di lieviti e batteri ecotipici, alla valutazione della biodiversità in vigneto, alle analisi conto terzi rivolte all’identificazione di contaminanti del vino ritrovati nelle bottiglie o nelle attrezzature di cantina.
Ad oggi la collezione conta circa 1400 isolati (ceppi conservati come coltura pura) di lieviti e 280 isolati di batteri lattici. Recentemente è stata inserita una piccola collezione di batteriofagi. I ceppi sono catalogati utilizzando il prefisso ISE (ad esempio ISE1145) acronimo di Istituto Sperimentale per l’Enologia, la precedente denominazione del Centro. I ceppi sono conservati in tripla copia a -80°C. Recentemente la collezione è stata arricchita con il DNA purificato estratto da tutti i ceppi e completamente riesaminata con metodi molecolari quali ARDRA (Amplified Ribosomal DNA Restriction Analysis), RAPD (Random Amplification of Polymorphic DNA), ribosomal DNA sequencing. Gli isolati di Saccharomyces cerevisiae sono stati caratterizzati a livello di ceppo con la tecnica Multilocus Microsatellite PCR.
In questo grande numero di ceppi sono rappresentate tutte le principali specie di interesse enologico. Per quanto riguarda i lieviti la maggior parte dei ceppi è rappresentato dal genere Saccharomyces nelle sue due principali specie protagoniste della fermentazione alcolica S. cerevisiae e S. bayanus. Accanto a questi sono stati raccolti i lieviti presenti nelle prime fasi fermentative, nelle alterazioni e rifermentazioni per un totale di circa 35 specie diverse.
I batteri lattici presenti nella collezione sono per la gran parte appartenenti alla specie Oenococcus oeni e al genere Lactobacillus, responsabili delle fermentazioni malolattiche. Oltre a questi sono presenti alcune specie considerate come dannose nei vini quali, ad esempio, Pediococcus damnosus e Pediococcus pentosaceus responsabili del difetto del vino detto “filante”, o ceppi del genere Lactobacillus in grado di generare ammine biogene.
Dal 2017 la collezione è censita dal Culture Collection Information Worldwide (CCINFO) del World Data Centre for Microorganisms (WDCM) con il codice WDCM 1142.

Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia

Collezione di microorganismi di ambiente Viticolo-Enologico (CREA-CMVE)

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